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La Sapienza cerca di impedire l’evento sul Rapporto di Amnesty International sull’apartheid israeliana in programma oggi 22/03

COMUNICATO DEGLI STUDENTI E DELLE STUDENTESSE DI “RIABITIAMO MIRAFIORI”
Co-organizzatori dell’evento di “Presentazione del Report di Amnesty International sull’Apartheid Israeliana in Palestina”.

In un contesto globale segnato profondamente dalla guerra in corso in Ucraina, verso cui un legittimo interesse è stato rivolto da tutti i media e le realtà politiche studentesche e non, anche quest’anno la settimana tra il 21 e il 27 marzo sarà dedicata alla terribile realtà del regime di Apartheid stabilito da Israele nei confronti del popolo palestinese, i cui territori sono stati colonizzati ed occupati in misura crescente dal 1948 ad oggi. Il popolo palestinese subisce ogni giorno, da decenni, la più grande delle umiliazioni, quella di ritrovarsi straniero in casa propria, vessato, represso, martoriato da bombardamenti a tappeto, violenze brutali e discriminazioni sancite anche per legge. Come giovani studentesse e studenti abbiamo trovato preziosa l’opportunità di ospitare tra le mura della nostra università una iniziativa sulla questione palestinese, organizzata in collaborazione con, Giovani Palestinesi di Roma, Comunità Palestinese di Roma e del Lazio, BDS Roma, Rete romana di solidarietà con il popolo palestinese.

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La strada sbagliata dell’aumento delle spese militari

di Francesco Vignarcada Il Manifesto 

Oltre a devastare l’Ucraina, l’invasione decisa da Valdimir Putin ha ribaltato gli orizzonti di molte scelte politiche internazionali, soprattutto in Europa. È successo per le esportazioni di armi, con i Paesi dell’Unione europea che hanno deciso di ignorare norme condivise vincolanti, ma soprattutto lo si rileva sul tema delle spese militari. Un clima politico totalmente cambiato dal recente passato, in cui comunque il rialzo negli investimenti armati era in qualche modo limitato da una contrarietà nell’opinione pubblica evidenziata da diversi sondaggi. Oggi invece si cerca il consenso politico in direzione militarista.

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Attac Italia in piazza per il clima, contro la guerra e per un’altra società

25-26 Marzo

Attac Italia in piazza per il clima, contro la guerra e per un’altra società

La guerra scoppiata al centro dell’Europa, in seguito all’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo e del governo Putin, ha già prodotto migliaia di morti, devastazione di città e territori, e milioni di profughi. Sebbene tutti sappiano che non è possibile alcuna soluzione militare – l’Ucraina non ha mezzi militari sufficienti, la Russia non ha risorse per occupare e gestire nel tempo un paese enorme e ostile- continuano a soffiare venti di guerra e un’escalation ancora più drammatica non è da escludere.  I governi europei, compreso quello italiano, hanno rinunciato a qualsiasi ruolo politico e diplomatico e, con la decisione di inviare armi all’Ucraina, si sono posti di fatto nella condizione di co-belligeranti.

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