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Appello alle e ai parlamentari italiani sulla guerra in Ucraina

da Pressenza – Redazione Italia

In queste ora si sta raccogliendo il seguente appello che Pressenza appoggia, innanzi tutto come membro di ICAN.
Le firme vanno inviate con un messaggio a Francesca Molinari francescamolinari123@gmail.com

APPELLO ALLE E AI PARLAMENTARI ITALIANI

Il presente Appello per richiamarVi con urgenza alle Vostre responsabilità nel rappresentare la volontà di una grossa fetta della Società civile italiana nel merito delle decisioni circa il ruolo dell’Italia nella guerra in Ucraina a seguito dell’invasione della Federazione Russa.

Il nostro Paese è impegnato in ogni sua articolazione, a cominciare dai cittadini e dalle cittadine, nel compito umano di soccorrere le vittime della guerra con un’accoglienza a 360 gradi dei profughi: un’apertura e un senso del sacrificio mai registrati in altre occasioni.

Oltre al soccorso riteniamo sia indispensabile un impegno dei Governi di tutti i Paesi coinvolti a recarsi nel teatro di guerra vicino alle vittime per intavolare un serio NEGOZIATO di pace dove entrambe le parti siano ascoltate.

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Appello contro l’escalation militare

Dall’assemblea tra student*, dottorand* e post-doc tenutasi al Piazzale di Fisica – Università degli studi di Roma La Sapienza – Lunedì 7 Marzo

Come comunità accademica della Sapienza esprimiamo grande preoccupazione per l’aggravarsi dell’escalation militare in Europa, conseguente all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Esprimiamo la nostra solidarietà al popolo ucraino e la totale condanna dell’attacco russo, ma riteniamo che ciò non sia sufficiente. Sosteniamo serva una forte presa di posizione da parte della comunità accademica tutta per contribuire alla pace, mobilitandosi, facendo pressione sulle istituzioni, esprimendosi pubblicamente sui media. 
Il rischio che l’attuale crisi internazionale sfoci in un conflitto nucleare globale è molto alto, pertanto non possiamo permetterci di rimanere indifferenti.

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Contro la catastrofe i doveri della comunità internazionale

di Luigi Ferrajoli

Crisi ucraina. Il vero aiuto ai civili ucraini bombardati non è l’invio di armi – prolunga il conflitto e le stragi -, ma la partecipazione alla trattativa Kiev-Mosca delle potenze occidentali a cominciare dagli Stati Uniti

C’è una grande ipocrisia alla base delle politiche del nostro governo e degli altri governi europei e del dibattito pubblico sulla guerra di aggressione della Russia e sulla solidarietà all’Ucraina. Tutti sanno, ma tutti fanno finta di non sapere che dietro questa guerra, della quale l’Ucraina è soltanto una vittima, il vero scontro è tra la Russia di Vladimir Putin e i Paesi della Nato. Sono perciò gli Stati Uniti e le potenze europee che dovrebbero trattare la pace, o quanto meno affiancare l’Ucraina nelle trattative, anziché lasciarla a trattare da sola con il suo aggressore.

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