Fino a domenica 28 febbraio,
il film è gratuito sulla piattaforma ZaLab
Stamattina all’alba la polizia ha fatto irruzione a casa di Gian Andrea Franchi e Lorena Fornasir, due dei protagonisti del film. Hanno sequestrato telefoni, libri contabili, altro materiale. Lorena e Gian Andrea risultano imputati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
La loro attività, assieme a Linea d’Ombra ODV non è mai stata segreta: i due aiutano i e le migranti che, sfiancati, arrivano a Trieste passando per la rotta balcanica. Davanti agli occhi di tutti, in piazza, fasciano piedi, curano ferite, offrono un piatto caldo.
Davanti agli occhi di tutti, come davanti agli occhi di tutti agivano questa relazione di cura, questo elementare, pubblico e potente gesto di umanità, a Pordenone, prima di trasferirsi a Trieste, come abbiamo raccontato nel film, prodotto da ZaLab, in collaborazione con Medici Senza Frontiere.
Lo stesso Stato che respinge illegalmente al confine che chiude la rotta balcanica, ha deciso che questo gesto di esistenza, resistenza e fratellanza debba essere perseguito come reato. Se quello che fanno Lorena e Gian Andrea è un reato, ci dichiariamo non solo solidali ma complici: il nostro raccontare è la continuazione di quel loro gesto.
Da oggi e per tutta la settimana, il film “Dove bisogna stare”, che fa parte della piattaforma di ZaLab partecipa.zalab.org, è a disposizione gratuitamente di chiunque voglia vederlo, condividerlo, farlo vedere.
https://partecipa.zalab.org/dove-bisogna-stare/
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