Video della manifestazione
“La manifestazione di oggi ci ha rincuorati!” esclama Fanio Giannetto per il Coordinamento Romano per il ritiro di ogni autonomia differenziata. In primo luogo per la conferma dello stralcio del Ddl Boccia dalla legge di stabilità, poi per la ricca presenza di tante forze di rilievo – territoriali, nazionali,- per gli interventi di PRC, PCI, ANPI, Forum Salute, movimenti per la casa, Indipendenza, Comitati Rodotà, Spazio Solidale…
Possiamo seguire la ricchezza della mobilitazione, dei tanti contributi dati, tramite il video della manifestazione
dove tante forze – vecchie nuove – sostengono insieme ai promotori l’impegno contro il progetto devastante dell’autonomia differenziata!!! Intervengono anche alcuni parlamentari, Fratoianni, Fassina, Muroni Silvestri che si sono impegnati ad aprire un Tavolo su questo argomento, centrale per la vita del Paese.
“Il messaggio è stato chiaro e unitario: la Repubblica è una e indivisibile! Vogliamo l’uniformità delle prestazioni in tutto il Paese, no all’autonomia regionale differenziata e alla secessione dei ricchi! Associazioni, cooperative sociali, movimenti per il diritto all’abitare, reti studentesche, centri antiviolenza, parrocchie, comitati di quartiere, circoli culturali, scuole pubbliche, biblioteche popolari, centri di ricerca, presidi antimafia, fabbriche recuperate, fattorie sociali e cittadini e cittadine si sono mobilitate in 25 città organizzando presidi, flash mob, assemblee pubbliche e momenti formativi”.
Dal Comunicato della Rete dei Numeri Pari, che insieme a il COORDINAMENTO per la DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE di ROMA e al Coordinamento Romano di ogni autonomia differenziata” hanno il merito di aver messo al centro dell’attenzione del Paese il grave problema dell’autonomia differenziata.
Sotto copiamo il Comunicato della Rete Dei Numeri Pari
UNA E INDIVISIBILE!
Stralciato il collegato alla Legge di Bilancio del DDL Boccia.
Ora dibattito sul Titolo V della Costituzione e cancellazione del comma 3 dell’articolo 116 della Costituzione per garantire uniformità dei diritti e delle prestazioni su tutto il territorio nazionale
Si è appena conclusa la giornata di mobilitazione organizzata dalla Rete dei Numeri Pari e dal Comitato Nazionale per il ritiro di ogni autonomia differenziata, contro quella che è stata definita – a ragione – “secessione dei ricchi”. L’obiettivo della mobilitazione era ottenere lo stralcio del DDL Boccia.
Associazioni, cooperative sociali, movimenti per il diritto all’abitare, reti studentesche, centri antiviolenza, parrocchie, comitati di quartiere, circoli culturali, scuole pubbliche, biblioteche popolari, centri di ricerca, presidi antimafia, fabbriche recuperate, fattorie sociali e cittadini e cittadine si sono mobilitate in 25 città organizzando presidi, flash mob, assemblee pubbliche e momenti formativi. Il messaggio è stato chiaro e unitario in tutto il Paese: la Repubblica è una e indivisibile! Vogliamo l’uniformità delle prestazioni in tutto il Paese, no all’autonomia regionale differenziata e alla secessione dei ricchi!
A Roma si è tenuto un presidio in Piazza Montecitorio dove dalle 14:30 alle 18 si sono susseguiti interventi delle realtà sociali e sindacali locali. Queste hanno ribadito con forza che l’approvazione del DDL Boccia avrebbe delle conseguenze estremamente negative: un Paese ancor più frammentato e disunito, con cittadini e cittadine di serie A, B e persino Z, a seconda del luogo di residenza.
“Crediamo che le priorità della politica dovrebbe essere eliminare la povertà, le disuguaglianze e combattere le mafie, lavorare per costruire l’uniformità delle prestazioni e dei servizi in tutto il Paese, garantire diritti, dignità, libertà, partecipazione e giustizia sociale a tutte e tutti – dice Giuseppe De Marzo, coordinatore nazionale della Rete dei Numeri Pari. Per questo oggi siamo qui per chiedere al Governo e al Parlamento di ritirare DDL Boccia e stralciare definitivamente il progetto di Autonomia Differenziata. È necessario aprire un dibattito pubblico nel Paese e coinvolgere i cittadini e le cittadine su un tema centrale per la nostra Democrazia”.
“Sarebbe grave se il Governo cedesse alle richieste scellerate di tre Presidenti di Regione di regionalizzare 23 materie, aumentando così le disuguaglianze nel Paese e frammentando ulteriormente l’unità della Repubblica – sostiene Marina Boscaino, portavoce del Comitato Nazionale per il ritiro di ogni autonomia differenziata. L’approvazione del Disegno di Legge Boccia getterebbe le basi per la costruzione di 20 piccole patrie, dando a ognuna di queste la possibilità di gestire autonomamente – tra le altre – il sistema scolastico, la tutela del territorio e dell’ambiente, i contratti di lavoro e il gettito fiscale. In questo modo si lascerebbe sempre più spazio alle privatizzazioni, anteponendo la legge del profitto ai bisogni e ai diritti universali di tutte e tutti.”Grazie all’impegno e alla mobilitazione prodotta è stato ottenuto un importante risultato: il collegato alla Legge di Bilancio del DDL Boccia è stato stralciato ma la battaglia per impedire che prevalga un regionalismo competitivo e differenziato non si può dire conclusa. Per questo le realtà organizzatrici della mobilitazione hanno chiesto ai Parlamentari intervenuti in piazza un impegno per aprire un tavolo in Parlamento che coinvolga le reti sociali e sindacali sulla modifica del Titolo V della Costituzione e sulla vera priorità del Paese: garantire uniformità di diritti e prestazioni su tutto il territorio nazionale così come previsto dalla nostra Costituzione. Per farlo è necessario abrogare il comma 3 dell’articolo 116 attraverso il quale si sono gettate le basi per il percorso dell’autonomia differenziata.Su questi punti si sono impegnati a garantire continuità al percorso gli Onorevoli: Fassina e Muroni del Gruppo misto, Fratoianni di Sinistra Italiana e Silvestri del Movimento 5 Stelle.
Ufficio stampa Comitato per il ritiro di qualunque autonomia differenziata, l’unità della Repubblica, la rimozione delle diseguaglianze
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