Ancora in tempo per inviare la lettera al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Per una società della cura.
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Lettera al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
Per una società della cura.
Siamo persone, associazioni, organizzazioni e movimenti sociali di questo Paese, impegnati quotidianamente nella costruzione di una società più equa, giusta, ecologica, solidale. Abbiamo assistito in questi anni al progressivo smantellamento dei nostri diritti e delle nostre tutele, a vantaggio di un’economia del profitto sempre più attenta agli interessi del privato che ha creato esistenze ai margini e vite di scarto.
L’emergenza pandemica ha portato alla luce diseguaglianze, ingiustizie, una società frammentata e attraversata da fratture sociali sempre più gravi. Per questo riteniamo che oggi più che mai sia necessario un cambio di rotta: le crisi sanitaria, economica, ambientale e climatica vanno affrontate assieme, con un piano equo e unitario, bloccando le derive regionaliste. L’emergenza non può comportare discriminazioni tra i diritti delle persone, tra chi ha accesso a cure e reddito e chi ne è escluso.
Così si fanno più profonde le diseguaglianze sociali, culturali e di genere, si frantuma la società in corporazioni, si rafforza la gerarchia fra vite degne e vite di scarto.
Per questo chiediamo alcuni provvedimenti immediati:
- Reddito per tutt* e aiuti adeguati fino alla fine dell’emergenza sanitaria
- Vigilanza costante sul rispetto delle misure di prevenzione, salute e sicurezza in tutti i luoghi di lavoro
- Investimenti e assunzioni per garantire sanità e istruzione pubbliche, infrastrutture sociali, accoglienza, casa, trasporti
- Un piano di prevenzione primaria a tutela di salute, vita, beni comuni e territorio
- Un piano di radicale conversione ecologica, sociale, economica e culturale Le risorse ci sono, e vanno recuperate subito, attraverso
- Una tassa straordinaria su tutti gli alti redditi, patrimoni e rendite – La riduzione drastica delle spese militari
- L’abrogazione dei sussidi ambientalmente dannosi, tasse sulle emissioni di gas climalteranti e sulla plastica monouso
- Il blocco delle opere, grandi e piccole, dannose per l’ambiente, il clima e la salute
- L’utilizzo fondi di Cassa Depositi e Prestiti per gli investimenti pubblici sui servizi
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