L’iniziativa, è organizzata e promossa dalCCA dbr (Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni per la depurazione, le bonifiche e la ripubblicizzazione del servizio idrico) e dalForum Italiano dei Movimenti per l’Acqua
Il CCAdbr – “Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni per la depurazione, le bonifiche e per la ripubblicizzazione del servizio idrico”, il “Forum Italiano dei movimenti per l’acqua”, insieme all’Istituto di Istruzione Superiore “Zaccagna-Galilei” di Carrara, promuovono il convegno nazionale “Società Benefit o azienda di diritto pubblico… Cosa è meglio per i cittadini?”. L’iniziativa si svolgerà in modalità webinar dalle ore 14,30 alle ore 17,00 al seguente link https://iiszaccagnacarrara.webex.com/meet/sala2
Nonostante l’esito del Referendum abrogativo del 2011 che decretò la vittoria del sì per una gestione dell’acqua pubblica, i cittadini e le rappresentanze attive di associazioni e comitati locali, regionali e nazionali sono ancora costretti a rivendicare istanze che mettano in luce il fatto che l’acqua non può, e non deve, essere considerata una merce sulla quale privati possono lucrare. Al contrario l’acqua è un diritto essenziale e inalienabile che deve passare attraverso una trasparente e ‘reale’ gestione pubblica.
GAIA Spa – società in house a capitale pubblico con 46 comuni soci – che è il gestore dei servizi idrici integrati dell’alta Toscana e della zona di costa, negli anni non ha risolto i problemi. Tubature colabrodo, ormai vetuste e non sostituite (anche in amianto), che comportano grande dispersione di acqua potabile; miasmi maleodoranti nelle zone adiacenti ai depuratori che hanno arrecato gravi disagi ai cittadini residenti e/o divieti di balneazione in piena stagione turistica, con danni indiretti agli operatori del settore e rischi per la salute.
E’ accaduto anche che, depuratori come quello del Lavello 1 di Massa, nel 2019 sia stato sottoposto addirittura a vincolo di sequestro preventivo (Provvedimento n. 2969 Procura della Repubblica di Massa e n. 2005/2018 R.G.-GIP emesso dal Tribunale di Massa), in quanto gran parte degli impianti non avrebbero funzionato e sarebbero stati sprovvisti delle autorizzazioni agli scarichi nelle acque superficiali ed in atmosfera da oltre sette anni, con sversamenti nell’adiacente torrente che afferisce al mare. A fronte di questi problemi il paradosso è stato che i cittadini hanno pagato in tutti quegli anni non solo bollette salate (tra le più care d’Italia), ma anche la quota di tariffa riferita alla depurazione comprensiva di IVA, tanto che sia direttamente, che attraverso le associazioni aderenti al CCAdbr, hanno fatto istanze di rimborso che non sono state però accettate dal gestore. Tutto ciò è avvenuto a fronte di decine di milioni di euro spesi in investimenti a carico dei cittadini.
“Il motivo per il quale si è deciso di fare il punto della situazione e di promuovere questo convegno – riferiscono i rappresentanti del CAAdbr e del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua – è che a fronte di una situazione così complessa, si è venuti a conoscenza che GAIA SpA intende trasformare la ‘Società in house’ in ‘Società Benefit’ e che si vogliono, secondo noi, trovare ancora degli escamotage giuridici che non porterebbero, nell’ipotesi in cui l’operazione di trasformazione sia portata avanti, ad una risoluzione dei problemi, ma ad una semplice operazione di greenwashing per salvare le apparenze ed arginare le proteste dei cittadini e delle loro rappresentanze.
i segnala che è scaricabile al seguente link il relativo documento pubblicato dal gestore Gaia SpA: https://www.gaiaspa.it/attachments/article/2113/RELAZIONE%20AZIENDA%20SPECIALE%20VS%20SOCIET%C3%80%20DI%20CAPITALI%20NELLA%20GESTIONE%20DEI%20SERVIZI%20PUBBLICI%20LOCALI(1).pdf
Le nostre preoccupazioni prendono corpo attraverso una notizia diffusa proprio in questi giorni. Pare certo che il top manager, Alberto Irace, sia stato chiamato dal Sindaco di Firenze, Nardella, per assumere la carica di Amministratore Delegato di ALIA, l’utility dei RIFIUTI che ha accorpato le aziende operanti sulla Piana Firenze-Prato-Pistoia. Ma il piano ha mire ben più alte poiché sembra prevedere la creazione di una multiutility che inglobi ESTRA con prevalenza di gestione nel settore GAS, e addirittura PUBLIACQUA la maggiore società idrica della Toscana (Tutte quante Società per Azioni). Ovviamente Irace avrebbe il ruolo di guidare l’operazione per poi installarsi, in qualità di AD, nella società così realizzata.
Come si può vedere dal programma del convegno in allegato, molti sono i sindaci e i consiglieri comunali che parteciperanno all’iniziativa. A coloro che non lo hanno ancora fatto chiediamo di fare lo sforzo di partecipare per cercare di capire quale sia la posta in gioco.
Noi crediamo che non solo l’acqua ma tutti i servizi essenziali come lo è la sanità, i trasporti, l’istruzione debbano essere pubblici. Altrimenti significa che anche la pandemia Covid-19, che sta mettendo a rischio la salute pubblica e devastando l’economia, non ci sta insegnando nulla. Non vorremmo lasciare ai nostri figli e nipoti anche il fardello della guerra per l’accesso all’acqua!
E’ proprio per promuovere sensibilizzazione su queste importanti tematiche che abbiamo coinvolto l’Istituto di scuola secondaria di secondo grado I.I.S. “Zaccagna-Galilei” di Carrara, presieduto dalla prof.ssa Marta Castagna. Con gli studenti e le studentesse, impegnati in progetti afferenti alla tematica ambientale e green, si svilupperà, partendo dal territorio, ma con un approccio globale, un percorso sull’acqua denominato “Il rispetto dell’acqua in quanto bene comune”.
Per informazioni 339 194 6861
In allegato:
- Il programma del convegno webinar del 30/10/20
- Il dossier del Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua e del CCA dbr (Comitato per la depurazione, le bonifiche e la ripubblicizzazione del servizio idrico). Tale documento rappresenta la risposta allo studio del Gestore idrico integrato dell’alta Toscana, GAIA SpA data dal CAdbr
- La sintesi di suddetto dossier
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