Reti di Pace esprime piena solidarietà a Francesca Perri, sindacalista Anaao-Anmos, medico emergentista 118, colpita da provvedimento disciplinare dalla sua Azienda: 30 giorni di sospensione senza stipendio e con nota nel suo fascicolo personale! L’accusa, lesione dell’immagine dell’Azienda.
“La compagna Francesca Anna Perri è attiva da sempre a difesa della Sanità Pubblica ed è un dirigente medico dell’Azienda Ares 118 del Lazio, che lavora a Roma e che in piena emergenza Covid ha dovuto affrontare fra mille difficoltà il lavoro già gravoso di medico emergentista, intervenendo sulle patologie tempo-dipendenti, ma anche sui casi sospetti Covid o accertati Covid e ne ha viste di tutti i colori.
Ebbene essendo un’attivista politico, nonché vicepresidente di una Società Scientifica quale è la SIS118, nonché sindacalista territoriale per un sindacato di settore medico, a volte viene intervistata ed è proprio in seguito ad un’intervista apparsa sul Tempo di Roma il 6 Aprile, che si sono mosse le accuse di diffamazione per lesa immagine, nei suoi confronti, da parte dell’Azienda.
Nell’intervista si diceva semplicemente il vero: che cominciavano a scarseggiare i guanti, che rientrano fra i dispositivi di protezione individuale (DPI), che agli operatori non venivano effettuati i tamponi per la sorveglianza immunologica e che la sanificazione delle ambulanze era a carico dell’equipaggio con strumenti non idonei.”
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