Prossimamente, siamo chiamate/i a dire un Sí o un No al quesito sul taglio dei parlamentari. Un Referendum che deve decidere se cambiare o no la Costituzione su un punto fondamentale: la composizione del Parlamento della Repubblica. Il Parlamento, secondo la Costituzione, è il luogo principe in cui si costruisce l’ interesse generale  tramite un chiaro dibattito tra i rappresentanti di diverse visioni del mondo, capaci di affrontare il conflitto sociale, alla luce del sole. 
Originariamente il Referendum era previsto per il 29 marzo 2020, in seguito è stato rinviato al 20 e 21 settembre a causa dell’emergenza sanitaria da Coronavirus. 

Con la comunicazione di oggi desideriamo esplicitare il quesito che verrà posto sulla scheda elettorale, le ragioni per cui si ricorre al referendum confermativo o non confermativo, che dà l’ultima parola a noi, al popolo italiano.

In seguito, dopo l’invio di un approfondito studio di una costituzionalista, Alessandra Algostino, affronteremo aspetti che sono maggiormente presenti nel dibattito in corso,  tentando di comprendere come e perché cambiano, con la vittoria del SI, le regole del gioco della nostra vita democratica.

Referendum taglio dei parlamentari: data, quesito e per cosa si vota

Il 20 e il 21 settembre si terrà anche il referendum per il taglio dei parlamentari
La proposta di legge è di ridurre il numero a 600.

Ridurre il numero di parlamentari da 945 a 600. E’ questo l’obiettivo del referendum taglio dei parlamentari in programma domenica 20 e lunedì 21 settembre. Gli italiani, aventi diritto di voto, saranno infatti chiamati ad approvare o respingere la legge di revisione costituzionale votata dalle camere con cui è stato previsto il taglio del 36,5% dei componenti di entrambi i rami del Parlamento. Qualora dovesse vincere il fronte del sì si passerebbe da 630 a 400 seggi alla Camera e da 315 a 200 seggi elettivi al Senato.

Quando si vota

Si vota domenica 20 settembre dalle 7 alle 23 e lunedì 21 settembre dalle 7 alle 15. Negli stessi giorni in alcuni comuni (nella nostra Provincia sono Lecco, La Valletta Brianza, Calco, Mandello, Ballabio, Esino e Sueglio) e regioni si svolgono anche le elezioni amministrative.

Il quesito

Sulla scheda elettorale verrà proposto il seguente quesito: «Approvate il testo della legge costituzionale concernente “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 240 del 12 ottobre 2019?”

Per cosa si vota

Il testo di legge che prevede la riduzione dei parlamentari è stato approvato da entrambi i rami del Parlamento italiano a maggioranza assoluta. Poiché la riforma costituzionale non è stata approvata maggioranza qualificata dei due terzi dei componenti di ciascuna camera, un quinto dei senatori ha potuto richiedere il referendum confermativo per dare l’ultima parola al popolo italiano. Per questa ragione gli elettori saranno chiamati al voto per confermare o respingere la modifica costituzionale.

Non è previsto il quorum

Quello per cui andremo a votare è quindi un referendum confermativo, disciplinato dall’articolo 138 della Costituzione, per il quale non è previsto il raggiungimento di nessun quorum particolare. Quindi se i sì superano i no il taglio dei parlamentari verrà confermato e 345 poltrone eliminate. Ma se i cittadini italiani dovessero esprimere un voto contrario alla riforma si tornerà allo status quo ante, ovvero 945 parlamentari totali di cui 630 deputati e 315 senatori.

Il rinvio a causa dell’emergenza Covid19

Originariamente previsto per il 29 marzo 2020, il referendum confermativo sulla riduzione del numero dei parlamentari è stato rinviato al 20 e 21 settembre a causa dell’emergenza sanitaria da Coronavirus.
 
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