di Alex Zanotelli

“…Ho ottantatre’ anni, vissuti radicalmente per gli impoveriti del pianeta che mi hanno convertito, tirandomi fuori dalla “bolla coloniale” in cui anch’io sono vissuto. Giovani, vi confesso che questa mia generazione sarà fra quelle più maledette della storia umana, perché nessun’altra ha così gravemente violentato e sfruttato il pianeta. Chiedo perdono a voi giovani perché vi consegniamo un mondo gravemente malato e toccherà alla vostra generazione ripensare radicalmente questo nostro sistema economico-finanziario-militarizzato che opprime miliardi di persone e soffoca il pianeta, causando la grave crisi ecologica che ci attanaglia. Voi non siete il futuro del mondo (anche se tutti vi dicono che lo siete), siete l’unico presente che abbiamoper salvare Homo Sapiens, insieme alla Terra. Pg. 121-122

L’ingiustizia eretta a sistema

Il dominio plurisecolare ha reso la tribù bianca una potenza mondiale. Europa, Stati Uniti, Canada, Australia costituiscono oggi il cuore dell’economia e della finanza mondiale.

Circa il 10 per cento della popolazione mondiale (in buona parte costituito dalla tribù bianca) consuma da solo circa il 90% dei beni prodotti, lasciando agli altri le briciole. Due miliardi di persone soffrono di insicurezza alimentare ( a questi bisogna aggiungere 250 milioni di poveri post-Covid), 690 milioni ne soffrono in forma severa. Mentre il 10% ricco butta via ogni anno 2600 miliardi di tonnellate di cibo buono, ogni dodici secondi muore un bambino per fame. Duemila super-ricchi detengono una ricchezza superiore a quella posseduta da 4,5 miliardi di persone, mentre 3,8 miliardi di persone devono accontentarsi dell’1% della ricchezza. Una persona su tre non ha accesso all’acqua potabile e 4,2 miliardi non hanno accesso ai servizi sanitari e igienici.

Il 10% del mondo, per difendere la propria ricchezza, ha speso, nel 2020, 1981 miliardi di dollari in armi. I Paesi della Nato (Usa, Europa, Canada, Australia: la tribù bianca!) hanno speso, nel 2019, 1035 miliardi di dollari in armi. Gli Usa da soli hanno stanziato, già con la presidenza Obama, 1000 miliardi di dollari per rinnovare il loro armamentario atomico. Pochi hanno compreso così bene il perché di tutte queste armi atomiche come l’allora arcivescovo di Seattle Raymond Hunthausen .” La propaganda e un certo modo di vivere ci hanno vestito di morte. Le armi nucleari proteggono i privilegi e lo sfruttamento. Rinunciare a esse significherebbe che dobbiamo abbandonare il nostro potere economico sugli altri popoli. La pace e la giustizia procedono insieme. Sulla strada che seguiamo attualmente, la nostra politica economica verso gli altri ha bisogno delle armi nucleari. Abbandonare queste armi significherebbe abbandonare qualcosa di più che i nostri strumenti di terrore globale; significherebbe abbandonare le ragioni di tale terrore: il nostro posto privilegiato in questo mondo”. Ma questo sistema economico-finanziario-militarizzato sta pesando così tanto sul pianeta da mettere a rischio l’intero sistema. Questo è dovuto allo stile di vita del 10% della popolazione mondiale, alle armi, alle guerre e all’uso dei combustibili fossili per ottenere energia. Perché il 10% ricco dell’umanità, sfruttando il carbone e il petrolio, scarica miliardi di tonnellate di anidride carbonica nell’atmosfera, che trattengono in parte i raggi del sole e CAUSANO IL SURRISCALDAMENTO DELLA Terra.

E a pagarne le conseguenze sono sempre gli impoveriti. E oggi è proprio l’Africa, il continente più impoverito, a farne le spese: crescente desertificazione nella zona saheliana e piogge devastanti nella zona sub-sahariana. Una delle gravi conseguenze di questo sistema economico-finanziario-militarizzato che soffoca il pianeta è il fenomeno delle migrazioni, frutto amaro di un sistema iniquo. E’ questo sistema che, impoverendo la maggioranza della popolazione mondiale, costringe milioni di persone ad abbandonare le loro terre in cerca di speranza. E’ questo sistema che muovendo guerre spaventose come quelle in Afghanistan, Iraq, Libia, Congo per impossessarsi di petrolio e altri beni preziosi, obbliga milioni di persone a fuggire per avere salva la vita. E’ questo sistema che, soffocando il pianeta Terra, mette in fuga milioni di migranti climatici. Si parla di 250 milioni di migranti nel mondo. Ma l’Onu riconosce come “rifugiati”, con diritto di accoglienza internazionale, solo coloro che fuggono da guerre o da persecuzioni, escludendo i “migranti”economici e quelli “climatici”. Secondo la Banca mondiale , le migrazioni ambientali faranno spostare 143 milioni di persone entro il 2050. Altre stime parlano di 200 milioni. Oggi l’Onu riconosce come “rifugiati”82 milioni di persone, in fuga da guerre e da persecuzioni. E questi profughi stanno bussando alle porte del mondo ricco. Quelli del sub-continente asiatico tentano di arrivare in Australia. I profughi dell’Africa e del Medio-Oriente bussano alle porte d’Europa, mentre quelli dell’America Latina premono sugli USA. E’ incredibile che l’86% dei rifugiati sia accolto dai Paesi impoveriti. L’Uganda accoglie oltre un milione di sud-sudanesi, il Kenya dà ospitalità a qualche milione di somali, il Libano a oltre un milione di Siriani…

Ma il mondo ricco non vuol ricevere gli impoveriti del mondo. Gli Usa hanno sbarrato con Trump le porte alle persone dell’America centrale e meridionale, costruendo “il muro della vergogna”. Purtroppo l’attuale presidente Joe Biden persiste nella politica del rifiuto dei Migranti. L’australia, un continente immenso, si è data una legislazione draconiana per bloccare gli impoveriti del Sud-est asiatico. Mentre i profughi dell’Africa, del Medio Oriente e Asia Centrale premono ai confini dell’Unione Europea. Ma anche l’Europa, terza potenza economica mondiale, non vuol saperne di accogliere chi bussa alla sua porta. E lo fa esternalizzando le frontiere. La Ue, infatti, utilizza la Turchia, la Grecia, l’Italia, la Spagna per fare il lavoro sporco, per tenere i migranti più distanti possibile dall’Europa. Ha siglato un accordo con la Turchia di Erdogan, al quale ha regalato 6 miliardi di euro perché trattenesse sul suo territorio almeno 4 milioni di rifugiati afghani, siriani, iracheni. E ora, con il rinnovo dell’accordo, verranno versati alla Turchia altri 3,5 miliardi di euro. Tutti questi sono rifugiati che hanno diritto all’accoglienza internazionale perché fuggono da guerre spaventose, mosse dall’Occidente per i propri interessi.

La Ue ha poi stipulato un altro accordo con la Grecia perché trattenga nelle sue isole migliaia di profughi costretti a vegetare nel fango dei campi. Ne è uno squallido esempio LESBO, dove nel campo di KARA TEPE sono rinchiusi ben 7300 migranti, dei quali 2500 sono bambini: 49 di loro hanno tentato il suicidio. La Ue si è anche accordata con la Spagna perché. Tramite CEUTA e MELILLA, tenga i migranti bloccati in MAROCCO e trattenga nelle Isole Canarie coloro che tentano di arrivare in Europa via mare . E, infine l’accordo fondamentale la Ue lo ha fatto con l’Italia perché il nostro paese esternalizzi le frontiere dell’Europa in LIBIA e TUNISIA. Infatti l’Italia tramite il MEMORANDUM con il governo di Tripoli, trattiene nei LAGER LIBICI forse mezzo milione di rifugiati, trattati come bestie. E questo con i soldi nostri e della UNIONE EUROPEA. L’Italia, inoltre, finanzia la GUARDIA COSTIERA LIBICA perché vada a riprendere in mare coloro che tentano la fuga. Nel 2021, ben 31.456 profughi sono stati intercettati e riportati nei LAGER LIBICI. L’Italia fa il lavoro sporco per Bruxelles, che mantiene una politica migratoria inaccettabile. “ Dire che in un continente con 500 milioni di abitanti”, afferma giustamente JEAN ZIEGLER , nel suo ultimo libro LESBOS, LA HONTE DE L’EUROPE, “ non si possono accogliere 5 milioni di persone è una totale assurdità. Viviamo in un sistema mondiale che da un lato garantisce sicurezza e benessere a una parte della popolazione mondiale, dall’altro lascia morire di fame un bambino ogni 5 secondi, quando le risorse agricole attuali potrebbero sfamare 12 miliardi di persone”. Non solo l’Europa “esternalizza le frontiere”, ma erige anche al suo interno barriere di filo spinato. Ha iniziato la Spagna con le barriere di CEUTA e MELILLA in MAROCCO, seguita dall’UNGHERIA, che ha costruito un muro di acciaio di 175 chilometri, costato 21 milioni di euro. Anche la GRECIA ha costruito una barriera in acciaio, alta 5 metri sul confine con la TURCHIA, mentre la POLONIA sta erigendo un muro lungo la frontiera con la BIELORUSSIA. Non da meno la BULGARIA, con una barriera lunga 235 chilometri per prevenire arrivi dalla TURCHIA. L’elenco continua: muri antimigranti sono stati alzati sia dalla SLOVENIA sia dall’AUSTRIA. Inoltre ben 12 stati della Ue hanno inviato una lettera alla Commissione europea per chiedere alla Ue di finanziare nuove barriere antimigranti. Purtroppo il recente sondaggio di YouGov evidenzia che metà degli europei è a favore dei muri. Ma qui siamo davvero all’assurdo. Dopo secoli di schiavismo e di colonialismo, che hanno permesso all’Occidente di depredare i popoli del Sud del mondo e di arricchirsi alle loro spalle, ora la tribù bianca si mura e si blinda per tener fuori coloro che abbiamo impoverito e adesso stanno bussando alla nostra porta.

E’ forse la massima manifestazione dell’egoismo della storia umana. Il professor LUIGI FERRAJOLI, filosofo del diritto, ha colto bene come questo costituisca una contraddizione plateale per la stessa Ue: “ L’Unione Europea era nata per porre fine ai razzismi, alle discriminazioni e ai genocidi: non per dividere ed escludere, ma per unificare e includere sulla base dei comuni diritti fondamentali di tutti. Oggi essa sta capovolgendo quel ruolo. Sta moltiplicando, con leggi contro l’immigrazione – le odierne leggi razziali- , contro le disuguagliamze di status, per nascita, tra cittadini optimo iure, semi-cittadini più o meno stabilmente regolarizzari e immigrati clandestini, ridotti allo status di persone illegali o non-persone. Sta soprattutto mettendo in atto una gigantesca omissione di soccorso e un nuovo GENOCIDIO, sia pure per omissione: quello dei migranti che fuggono dalle guerre, dal terrore e dalle loro città ridotte a cumuli di macerie, che in migliaia ogni anno affogano in mare nel tentativo di raggiungere l’Europa e in centinaia di migliaia si affollano ai nostri confini contro barriere e fili spinati, lasciati al freddo e alla fame, dispersi e malmenati dalle nostre polizie. E’ quanto sta accadendo in maniera brutale sul confine tra BIELORUSSIA E POLONIA.

Le conseguenze di tutto questo sono devastanti. “ Il trattamento disumano inflitto a questa massa di profughi,” conclude FERRAJOLI, “in fuga da guerre e devastazioni provocate in gran parte dalle nostre politiche dissennate, ha come effetto la crescita dell’odio nei confronti dell’Occidente e perciò del terreno di cultura del terrore.” – 

DA “LETTERA ALLA TRIBU’ BIANCA” di Alex Zanotelli – Feltrinelli 2022 – pg.55-60- 

Qui il link alle prime pagine del libro: https://flipbook.cantook.net/?d=%2F%2Fedigita.cantook.net%2Fflipbook%2Fpublications%2F362586.js&oid=2&c=&m=&l=en&r=https://www.feltrinellieditore.it&f=epub