1. Draghi all’assalto della democrazia

di Marco Bersani

2. Non disturbate il manovratore

di Dante Barontini

Draghi all’assalto della democrazia

di Marco Bersani

Come nel più prevedibile dei copioni di teatro, dopo aver sapientemente preparato il terreno per un paio di mesi, il cerchio si chiude e il governo Draghi-Lamorgese porta l’affondo finale: nell’Italia della ripresa-resilienza sarà vietato manifestare.

L’esito è stato preparato attraverso diverse tappe.

La prima avviene il 9 ottobre, quando una “sconsiderata” gestione dell’ordine pubblico a Roma permette un assalto di gruppi neofascisti alla sede nazionale della Cgil, dopo averlo annunciato due ore prima dal palco di Piazza del Popolo.

La seconda avviene in vista del G20 del 30-31 ottobre, quando si costruisce una campagna di stampa di tre settimane su allarmi inesistenti in riferimento alle manifestazioni dei movimenti sociali, che portano esercito per strada e cecchini sui tetti a fronteggiare nientepopodimeno che la giovane generazione ecologista dei Fridays For Future. Naturalmente la buona riuscita delle mobilitazioni viene attribuita al Ministero dell’Interno che ha “impedito” alle stesse di produrre disagi all’ordine pubblico.

Serve la goccia per far traboccare il vaso: ed ecco l’annuncio di un possibile cluster di contagiati dovuto alla ripetute manifestazioni No Green Pass nella città di Trieste e la presa di posizione del Sindaco della città, il quale, senza nessun senso delle proporzioni e del ridicolo, richiede a gran voce l’adozione di leggi speciali “come ai tempi delle Brigate Rosse”.

Il pranzo è servito e il governo Draghi – non contento di aver imposto un Parlamento embedded, totalmente allineato alle sue scelte politiche sul post pandemia- prova a risolvere anche l’altro polo del problema, rappresentato dal conflitto sociale.

Ed ecco il nuovo pacchetto di provvedimenti annunciato sugli organi di stampa dalla Ministra Lamorgese, la quale, naturalmente non disconosce il diritto a manifestare (art. 21 della Costituzione), ma lo colloca dopo il “diritto” dei cittadini a non partecipare ai cortei (come se fosse obbligatorio) e dopo il “diritto” dei commercianti a poter trarre gli usuali benefici dallo shopping festivo e, ancor più, natalizio prossimo venturo….

Continua qui:
https://www.attac-italia.org/draghi-allassalto-della-democrazia/


Non disturbate il manovratore

di Dante Barontini

La destra di potere si serve spesso della destra “caciarona” per fare quel che ha già in animo di fare.

Davanti a una situazione sociale in profondo deterioramento (la crisi economica non finisce con il “rimbalzo” di quest’anno); davanti a un ridisegno violento del “modello sociale” previsto dalle “riforme” imposte dall’Unione Europea e veicolate, intanto, dal Recovery Fund e dal Pnrr; davanti a crisi aziendali tutte con le stesse caratteristiche (multinazionali che chiudono per spostarsi in paesi con il costo del lavoro ancora più basso, senza che gli Stati muovano un dito); davanti a un prossimo futuro visibilmente segnato da una forte “eccedenza” di manodopera rispetto a processi produttivi sempre più automatizzati…

Si può continuare ad libitum, ognuno può aggiungere segni di lacerazione sociale più o meno evidenti, più o meno vicini. Nell’insieme tutti questi segni costituiscono un quadro unitario relativamente semplice: aumento generalizzato del malessere sociale, quindi un prevedibile aumento della conflittualità (organizzata o meno, con obiettivi politici o solo “esistenziali”, con prospettive progressiste o di vandea reazionaria, ecc)

Con questa prospettiva davanti,  un potere in forte crisi di legittimazione – l’astensionismo è solo una delle forme in cui si mostra – ricorre alla forza militare pura e semplice. Appena rivestita con motivazioni “liberali” (il diritto dei commercianti a fare incassi), ma col volto poliziesco più brutale bene in vista (il questore di Milano, Giuseppe Petronzi, promette «un film diverso rispetto a quello visto finora», con il tono del Cittadino al di sopra di ogni sospetto).

Quindi stop alle manifestazioni. A tutte le manifestazioni. Non solo a quelle più strombazzate dai media di regime (no vax o no green pass, a scelta), ma anche e soprattutto a quelle che gli stessi media si guardano bene dal raccontare e che portano in piazza i temi sociali veri, come pensioni, salario, scuola, università, sanità pubblica, reddito, casa, diritti dei lavoratori... 

Per continuare: 
https://Contropiano.Org/Editoriale/2021/11/10/Non-Disturbate-Il-Manovratore-2-0143826