da Pagine Esteri

Pagine Esteri, 23 ottobre 2021 – Attacco frontale alle ong palestinesi per la tutela dei diritti umani, alcune delle quali operano da decenni e godono di ampio riconoscimento internazionale. Ieri il ministro della difesa israeliano, Benny Gantz, ha proclamato ufficialmente sei di queste ong “organizzazioni terroristiche” poiché, a suo dire, sono espressione del Fronte popolare per la liberazione della Palestina – un partito di sinistra, di orientamento marxista, presente con tre deputati nel Consiglio legislativo palestinese – che Israele considera un gruppo terroristico.

Spiccano i nomi di Addameer, che assiste i prigionieri politici palestinesi, e di Al-Haq, un’organizzazione che lavora da decenni con le Nazioni Unite. Nell’elenco sono incluse anche Defense for Children International-PalestineUnion of Agricultural WorkersBisan Center for Research and DevelopmentUnion of Palestinian Women Committees. Nei mesi scorsi con la stessa motivazione era stata ugualmente descritta come una “organizzazione terroristica” anche l’associazione Samidoun che diffonde informazioni sui detenuti politici.

La dichiarazione di Gantz è volta a mettere al bando queste ong palestinesi e autorizza l’esercito a chiudere i loro uffici, a sequestrare i loro beni e ad arrestare e incarcerare il loro personale. Infine, vieta il finanziamento alle loro attività. Quest’ultimo aspetto ha una particolare importanza per i rapporti internazionali di queste ong palestinesi. Con ogni probabilità il passo del ministro israeliano spingerà varie istituzioni e ong internazionali, in particolare quelle occidentali, a cessare qualsiasi sostegno ad Addameer, al Haq e alle altre ong colpite dal provvedimento. “È un attacco sfacciato, una pericolosa escalation che minaccia di paralizzare completamente il lavoro della società civile palestinese nell’opporsi all’abuso dei diritti umani”, ha commentato Omar Shakir, responsabile di Israele e Palestina per Human Rights Watch. Anche Amnesty International ha protestato con forza e condannato la decisione di Gantz.

Addameer fornisce assistenza gratuita e consulenza legale ai prigionieri palestinesi, centinaia dei quali sono detenuti nelle carceri israeliane senza processo e senza accuse formali. Documenta anche altre violazioni e mette in evidenza i maltrattamenti dei minori palestinesi. Al-Haq, ong storica della società civile palestinese, ricerca e documenta violazioni del diritto internazionale umanitario nella Cisgiordania occupata, a Gerusalemme Est e nella Striscia di Gaza. Il gruppo afferma di documentare le violazioni “indipendentemente dall’identità dell’autore”.

La dichiarazione di Gantz è stata denunciata anche dal gruppo israeliano per i diritti umani B’Tselem. “E’ una mossa che caratterizza i regimi totalitari” – ha scritto B’Tselem in un comunicato – “Ma la guerra non è pace, l’ignoranza non è potere e l’attuale governo (israeliano) non è un governo di cambiamento bensì un governo di continuazione del violento regime di apartheid che è in vigore da molti anni tra il mare e il fiume Giordano. B’Tselem è solidale con i nostri colleghi palestinesi, orgoglioso del nostro lavoro congiunto con loro nel corso degli anni e continuerà a farlo”.

Una reazione è giunta anche Dipartimento di Stato degli Stati Uniti che, ha dichiarato, richiederà maggiori informazioni sulla designazione di “organizzazione terroristica” per le ong palestinesi decise dal ministro Gantz. “Il governo israeliano non ci ha avvertito in anticipo”, ha precisato il portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price. “Crediamo che il rispetto dei diritti umani, le libertà fondamentali e una società civile forte siano di fondamentale importanza per una governance responsabile e reattiva”, ha aggiunto. Parole che possono essere interpretate come un raro rimprovero statunitense al governo israeliano. Pagine Esteri

https://pagineesteri.it/2021/10/23/apertura/israele-dichiara-organizzazioni-terroristiche-6-ong-palestinesi-per-i-diritti-umani-proteste-internazionali/


AssopacePalestina fa propria la dichiarazione di Al Haq, una delle sei organizzazioni per la difesa dei diritti umani palestinesi messe fuorilegge perchè considerate “terroriste” dal Ministro Israeliano Gantz che dovrebbe comparire davanti al tribunale Penale Internazionale per i bombardamenti  su Gaza, una vendetta la sua e un altra violazione del diritto internazionale compiuto nelle totale impunità del governo israeliano.  Come dichiara Al Haq la giustizia prevarrà. E’ nostra responsabilità  far si che i nostri governi agiscono per fermare Israele. Luisa MorgantiniAssopacePalestina
Comunicato di Al HaqAl-Haq respinge fermamente la designazione fatta dal Ministero della Difesa israeliano, il 19 ottobre 2021, di Al-Haq e di cinque altre organizzazioni della società civile palestinese come “organizzazioni terroristiche”, ai sensi della legge nazionale antiterrorismo israeliana del 2016 e chiede l’adozione di misure internazionali solidarietà e misure concrete per assicurarne l’immediata rescissione.

Le accuse infondate rappresentano un’allarmante e ingiusta escalation di attacchi contro il popolo palestinese nella sua lotta per la libertà, la giustizia e il diritto all’autodeterminazione.
La diffusa e sistematica diffamazione da parte di Israele delle ONG palestinesi per i diritti umani e dei difensori dei diritti umani mira a delegittimare, opprimere, mettere a tacere e drenare il loro lavoro e le loro risorse. Inoltre, l’applicazione illegale della legge nazionale israeliana al territorio palestinese occupato (OPT) serve a rafforzare il mantenimento del suo regime coloniale e dil suo insieme.

Per decenni, Al-Haq ha lottato per porre fine alle politiche e alle pratiche coloniali illegali di apartheid di discriminazione razziale istituzionalizzata e di dominio sul popolo palestinese ne Israele che, dal 1948, hanno negato al popolo palestinese di esercitare il suo inalienabile diritto all’autodeterminazione. Al-Haq è una delle principali organizzazioni palestinesi che chiede la responsabilità e la fine dell’impunità di Israele per crimini di guerra e crimini contro l’umanità. Non è una coincidenza che la recente escalation di misure punitive da parte di Israele contro Al-Haq e altre organizzazioni della società civile sia arrivata subito dopo l’apertura di un’indagine della Corte penale internazionale sui crimini di Israele nella situazione in Palestina. A tal fine, Al-Haq manterrà instancabilmente i suoi sforzi per garantire che gli autori di crimini di atrocità di massa israeliani siano ritenuti responsabili.

La storia della difesa e della difesa dei diritti umani, dall’Africa all’America Latina e in altri angoli del globo, ha dimostrato che i mezzi e i metodi dell’oppressore non hanno limiti. Nel tentativo di liberare la Palestina dall’apartheid israeliano e dal regime coloniale, il nostro lavoro come difensori dei diritti umani non sarà scoraggiato o messo a tacere. Confidiamo nella solidarietà dei nostri amici e partner in tutto il mondo nell’affrontare questi ostacoli posti davanti a noi.

La lotta palestinese è una lotta universale contro l’oppressione e la negazione dell’autodeterminazione nella ricerca della giustizia e della capacità di vivere con dignità. Rimaniamo fermi nel sostenere un futuro dignitoso per il popolo palestinese e la liberazione della Palestina dalle catene del governo coloniale illegale di Israele.

La giustizia prevarrà!