Il Cile vivrà oggi una giornata classificata come storica, con la sessione inaugurale della Costituente che redigerà la nuova Magna Carta che sostituirà quella imposta nel 1980, in piena dittatura sanguinaria, dal dittatore di ultra destra Augusto Pinochet.

Per la prima volta il Paese avrà una legge fondamentale che sarà redatta con la piena partecipazione popolare, dal momento che i 155 membri della Costituente sono stati eletti democraticamente dalla popolazione nelle elezioni del 15 e 16 maggio che hanno visto il trionfo delle liste di sinistra, di ultrasinistra, di indipendenti, di centro e con la batosta delle destre sotto al 25% che non potranno porre il veto ai nuovi articoli costituzionali.

Il gruppo dei costituenti è caratterizzato dall’avere la parità di genere, compresi i 17 rappresentanti dei dieci popoli indigeni ufficialmente riconosciuti. In questo senso un grande segnale positivo sarà l’elezione del Consiglio della Presidenza, per il quale sembra esserci consenso sul fatto che sarà l’intellettuale indigena mapuche Elisa Loncón a presiederla.

Il vicepresidente del Consiglio Direttivo dovrebbe essere il costituzionalista Jaime Bassa, proposto dalla coalizione di sinistra del Frente Amplio di cui il Partito Comunista è il principale partito. Tuttavia la Convenzione inizierà le sue sessioni con un regolamento ancora da definire, che sarà un punto chiave delle prime giornate lavorative.

Anche a questo fine, la popolazione ha deciso di “circondare” in massa il palazzo della Assemblea per far sentire la sua presenza.

Oggi è prevista una gigantesca manifestazione dove numerose organizzazioni sociali, partiti e gruppi costituenti terranno cerimonie, eventi e cortei verso il centro della città, a dimostrazione del sostegno alla Convenzione.

I promotori di queste azioni hanno espresso l’importanza di “circondare il conclave con il popolo”, affinché le principali richieste per il cambiamento dall’attuale modello neoliberista ad uno più inclusivo e sociale si riflettano nelle nuove leggi fondamentali.

Pertanto, sono previste attività in almeno nove parti di quella città, quasi tutte con l’obiettivo finale di marciare nelle vicinanze dell’ex Congresso Nazionale, sebbene le autorità del governo di destra del presidente Piñera abbiano predisposto un perimetro di sicurezza e la chiusura delle strade circostanti da questo sabato.

A partire da oggi, la Convenzione costituzionale avrà nove mesi, prorogabili di altri tre, per la stesura della Magna Carta, che dovrà essere approvata in plebiscito con voto obbligatorio.

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