Qualche giorno fa, l’assemblea degli azionisti ACEA 2021, cui hanno partecipato con domande anche gli azionisti critici. Qui di seguito il report. Essenziale e significativo
“La Finanza si occupa di noi? Occupiamoci della Finanza!”
Ieri si è svolta l’assemblea dei soci di Acea che, come sempre, si è concentrata sull’approvazione del bilancio: nell’assemblea di una SPA quotata in borsa non c’è spazio per altri temi. Ma anche il bilancio, insieme alle risposte ricevute alle domande poste dagli azionisti critici, può dire molto di più di semplici numeri. Ne parleremo anche venerdì 23 alle 18.00 nella Contro assemblea online “Acqua, una questione privata?”
Intanto i dividendi: i soci hanno deciso di spartirsi 170 milioni di dividendi, più degli anni precedenti.
Gli investimenti, anche questi sono in crescita rispetto agli anni precedenti (+14,4%), come lo è l’indebitamento finanziario salito a oltre 3.000 milioni di Euro!
L’AD di Acea ci fa sapere però che questo indebitamento da capogiro è perfettamente normale, e che quindi è anche normale continuare a destinare i soldi delle nostre bollette ai dividendi degli azionisti, piuttosto che reinvestirli nell’azienda.
Ma vediamo gli investimenti nel dettaglio.
Acea ha già realizzato un potabilizzatore dell’acqua del Tevere, costato diversi milioni di euro e, a quanto pare (la trasparenza non è una virtù dell’azienda) mai entrato in funzione.
Ma all’orizzonte ce n’è un secondo, molto più grande: circa 3000 l/s di ottima acqua del Tevere trattata chimicamente, mentre a causa delle perdite idriche se ne perdono circa altrettanti di ottima acqua di falda. Il costo? 69 milioni di euro per la realizzazione e soli 40.000 al giorno (!). Ma non è tutto, piuttosto che risanare la rete idrica, a beneficio anche delle fonti della Regione che l’azienda sta prosciugando, verrà immessa nei rubinetti dei romani acqua desalinizzata del litorale romano, tramite un economico impianto del costo di
119 milioni per la costruzione e di 45.000 €/giorno per soli costi di gestione. Il tutto per 500 l/s di acqua desalinizzata.
Nel frattempo sulle perdite idriche sono stati investiti 83 mln nel 2020, sicuramente un investimento importante, ma tutto pagato dalle nostre bollette comunque e comunque lontano dal raggiungimento di livelli anche solo accettabili: la stessa azienda ammette che nel 2020 le perdite di Roma e Provincia si sono assestate sul 42,7%, su circa 9000 l/s prelevati dall’ambiente, mettendo a rischio corsi d’acqua ed ecosistemi naturali in tutta la Regione.
Roma, 23 Aprile 2021.
Coordinamento Romano Acqua Pubblica
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