Lo scorso fine luglio, il governo dimissionario Draghi con voto del Senato ha stanziato 11 milioni 884 mila euro per la Guardia Costiera Libica. In realtà diverse voci autorevoli in Libia denunciano come i fondi inviati dall’Italia non siano spesi dal governo di Tripoli esattamente per gli obiettivi ufficialmente stabiliti.
Lo ha denunciato ad esempio Breka Beltamar, capo della Commissione per la società civile libica e lo ha ribadito recentemente Yousef Al-Aquory, capo della Commissione affari esteri del parlamento di Tobruk: “Il governo di Tripoli è un governo de facto – afferma quest’ultimo-, non è soggetto all’autorità del parlamento e quindi non c’è alcun controllo su di esso, e non c’è alcuna garanzia che questi fondi vengano destinati agli obiettivi per i quali sono stati stanziati, ed è molto probabile che questi stanziamenti finiscano a partiti e gruppi armati sospetti”.