Inviamo qui di seguito l’articolo “Schiaffo dei giudici alla Regione Lazio” pubblicato su sireneonline il 7 aprile
“Il piano di rientro dal debito sanitario della Regione Lazio non imponeva la dismissione tout court dell’attività assistenziale dell’ospedale San Giacomo. Parole come pietre, quelle vergate sulla sentenza con cui la terza sezione del Consiglio di Stato, presieduta da Michele Corradino, il 7 aprile ha messo in discussione tutti i provvedimenti che a partire dal 2008, hanno massacrato la sanità regionale. Secondo i giudici amministrativi, nessun fine di razionalizzazione della rete ospedaliera, ai fini del ripianamento del disavanzo finanziario, può giustificare la soppressione di alcuna struttura, ancorché inefficiente. Al contrario, le norme costituzionali di buon andamento e imparzialità dell’amministrazione suggerirebbero ai responsabili, provvedimenti atti a riorganizzare i servizi in modo efficiente, piuttosto che liquidarli, ignorando “molteplici esigenze, quali il diritto degli assistiti alla fruizione di prestazioni sanitarie adeguate, l’efficienza delle strutture pubbliche, l’interesse pubblico al contenimento della spesa”.