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Altro che conflitto servi-padroni: privatizzazioni e attacco ai beni comuni

Incontro on line con Marco Bersani e Cristina Morini
Mercoledì 30 Novembre 2021 – Ore 17:30

Nel nuovo disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021,  il governo Draghi prevede un sostanziale esproprio dei servizi pubblici ai danni dei Comuni, per trasferirli  al mercato e ai privati.

È progressiva e costante la sottrazione alla mano pubblica  della ricchezza sociale costituita dai beni comuni: già nel 2011, sempre Draghi, governatore della Banca d’Italia,  insieme al presidente della Banca Centrale Europea Jean-Claude Trichet, scrisse, nella lettera all’allora  presidente del consiglio Silvio Berlusconi, che erano necessarie e ineludibili “privatizzazioni su larga scala”, in particolare della “fornitura di servizi pubblici locali”.Altro che conflitto servi-padroni (l’espressione, assai indicativa, è del presidente di Confindustria Bonomi): occorre reagire a questo ennesimo attacco alla democrazia ed alla base costituzionale della nostra Repubblica.

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No Draghi Day

Giovedì 4 dicembre
Roma corteo da piazza della Repubblica – Ore 15:00

I COBAS e tutto il sindacalismo conflittuale in piazza in tante città contro i provvedimenti economici e sociali del governo Draghi

Nella Legge di Bilancio del governo Draghi c’è un nuovo e pesante attacco alle condizioni di vita dei settori sociali più deboli del paese, assieme ad un ulteriore stanziamento di risorse verso le grandi  imprese e la rendita. Mentre gli aumenti dei prezzi delle materie prime e dell’energia provocano pesanti rincari delle bollette e dei beni di prima necessità, la Legge di Bilancio non riduce gli effetti del carovita sui bassi salari e le pensioni minime o per chi vive con il Reddito di cittadinanza, anzi. E’ previsto un rialzo dell’età pensionabile, mentre sul Reddito di Cittadinanza si restringe la platea degli aventi diritto, per forzarli ad accettare lavori anche a grande distanza dalla residenza. Sul fisco si preannuncia l’abolizione dell’IRAP, cioè dell’unica tassa ineludibile per le imprese, mentre le riduzioni per i lavoratori verranno indirizzate solo verso i redditi medio-alti (tra i 28 e i 55mila euro).

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Contro la direttiva Lamorgese

1° dicembre ore 15 – Assemblea Pubblica in piazza Santi Apostoli
Iniziativa del Centro di iniziativa giuridico Ab El Salam, diritto del lavoro

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