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Autore: La redazione Pagina 7 di 189

La post – verità di Zaporizhia

di Giorgio Ferrari

La centrale nucleare di Zaporizhia è spenta. L’ultimo reattore rimasto in funzione (a potenza ridotta) è stato necessariamente spento sabato scorso, dopo che l’ennesimo bombardamento sulla omonima centrale termoelettrica (vicina a quella nucleare, come si vede dalla foto) ne aveva messo fuori servizio la sottostazione elettrica interrompendo così l’unica linea di back up che alimentava la nucleare: in pratica l’impianto si trovava nelle medesime condizioni della centrale di Fukushima quando, ancora prima dell’arrivo dello tsunami, l’evento iniziatore dell’incidente fu proprio lo “station black-out”. In queste condizioni è estremamente rischioso mantenere in funzione un impianto nucleare, in quanto l’energia elettrica necessaria al suo funzionamento sarebbe assicurata solo dai diesel di emergenza che, come si è visto a Fukushima, possono a loro volta andare fuori servizio.

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Draghi, a chi sono finiti i 12 milioni per il governo di Tripoli?

Lo scorso fine luglio, il governo dimissionario Draghi con voto del Senato ha stanziato 11 milioni 884 mila euro per la Guardia Costiera Libica. In realtà diverse voci autorevoli in Libia denunciano come i fondi inviati dall’Italia non siano spesi dal governo di Tripoli esattamente per gli obiettivi ufficialmente stabiliti.

Lo ha denunciato ad esempio Breka Beltamar, capo della Commissione per la società civile libica e lo ha ribadito recentemente Yousef Al-Aquory, capo della Commissione affari esteri del parlamento di Tobruk: “Il governo di Tripoli è un governo de facto – afferma quest’ultimo-, non è soggetto all’autorità del parlamento e quindi non c’è alcun controllo su di esso, e non c’è alcuna garanzia che questi fondi vengano destinati agli obiettivi per i quali sono stati stanziati, ed è molto probabile che questi stanziamenti finiscano a partiti e gruppi armati sospetti”.

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Perché il gas costa tanto?

1 video e 3 articoli

Perché il gas costa tanto? Chi ci guadagna? Perché l’Olanda è contraria a introdurre un limite di prezzo (price gap) a livello europeo? Inoltriamo il link a tre articoli, che ben spiegano il dominio della finanza, e a un video.

Qui di seguito ascoltiamo cosa dice Arianna Porcelli Safanov nel breve video “Quattro fesserie sul termosifone”

Link ai tre articoli:

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